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“Denunciamo il Governo per istigazione al suicidio” è l’evento creato su facebook da Antonio Corcione in collaborazione con un gruppo che ha assunto il nome di Comitato Popolare 580 c.p. e che in pochissimo tempo ha ottenuto più di 18mila partecipanti. Denunciare, è questa la parola chiave che sta animando migliaia di italiani che hanno deciso di recarsi personalmente ai carabinieri o alla polizia della propria città per sporgere denuncia nei confronti dello Stato. Fino ad oggi, in dieci giorni, partiti in sordina, sono arrivate 15362 denunce.
Nella vita quotidiana, in occasione di gravi offese da terzi, di violenza subita, diritti negati e calpestati, l’azione più ovvia che si possa compiere per difendere se stessi o la propria famiglia è quella di rivolgersi alle forze dell’ordine, ma quando è lo Stato ad offendere, calpestare e violare la dignità di ogni singolo cittadino, sono la rassegnazione e l’impotenza i sentimenti che ci inquietano. Cosa può fare un cittadino per difendersi dalle ingiustizie subite?
L’idea di una denuncia di massa, promossa su facebook, ma che si sta concretizzando grazie alle migliaia di persone che già hanno esposto la loro querela alle forze dell’ordine, è supportata da numerosi studi legali gratuitamente, tra cui l’avvocato Romano Grazia Antonio che ha individuato l’azione legale su cui basare la denuncia allo Stato, ovvero l’articolo 580 del codice penale. Nella lista degli avvocati spicca anche il noto avvocato, il professor Carlo Taormina (noto per il caso Franzoni, ndr) che spontaneamente ha aderito all’iniziativa.
Noi di NapoliTime li abbiamo intervistati.
L’evento che avete lanciato su facebook vi ha permesso di avere una notevole partecipazione di singoli cittadini e al tempo stesso avete avuto l’attenzione e anche il sostegno di diversi studi legali sparsi su tutto il territorio nazionale. Quali sono i risultati ottenuti a seguito della vostra azione di comunicazione? Quante le denunce effettuate e quante le persone coinvolte?
“L’evento ‘Denunciamo il governo per violazione art. 580 C.P.’ ha ricevuto la condivisione di migliaia di cittadini ai quali per la prima volta in concreto è stata posta la domanda: “Volete giustizia per tutti quelle persone che isolate e bistrattate da uno stato sprecone sono stati condotti all’estremo gesto? Bene in coscienza queste migliaia di cittadini hanno risposto positivamente ritenendo lo stato il governo e il parlamento attuale ed il precedente responsabili di questa carneficina, e in conseguenza passando dalle parole ai fatti presentando esposto/querela. Gli studi legali di tutt’Italia credo abbiano risposto positivamente trattandosi di violazioni palesi del diritto alla vita e alla dignità dei cittadini”.
Signor Corcione, il suo incontro con l’avvocato Romano Grazia Antonio è stato decisivo per mettere in atto quello che forse era già una idea che stava crescendo nella sua mente. Come si è sviluppato e concretizzato il progetto della denuncia di massa.
“Nei pregressi due anni abbiamo assistito ad una strana crisi voluta dalla BCE e dal liberismo finanziario, l’austerity imposta a tutto il sud Europa ed in particolare all’Italia ha determinato di fatto un’avvilupparsi della recessione e con esso la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro e la chiusura di piccole, piccolissime e medie imprese. Le politiche recessive incidendo sulle fasce più deboli della società, in conseguenza, hanno fatto esplodere il fenomeno dei suicidi per motivi economici (mercato in recessione, impossibilita a pagare tasse, i debiti bancari e i fornitori) e poiché il 2014 a nostro avviso si sarebbe avviato ad accentuare i fenomeni dei suicidi, alla domanda che ci eravamo fatti noi del Comitato Popolare 580 c.p. abbiamo voluto rispondere affermativamente. Lo Stato con i Governi Monti e Letta e i rispettivi Parlamenti, sono stati i responsabili unici di tante centinaia di suicidi. L’incontro con l’avvocato Antonio Grazia Romano poi, è stato decisivo perché, nell’omissione degli interventi che lo Stato avrebbe dovuto fare proprio per arginare il fenomeno dei suicidi si è ravvisato un comportamento da parte di chi ci governa dell’ipotesi di reato di cui al 580 c.p. (Istigazione al suicidio)”.
Avvocato Romano quali sono le basi su cui ha ritenuto che la denuncia per induzione al suicidio nei confronti dello Stato effettuata da un cittadino è giuridicamente ammissibile?
L’art. 2 della Costituzione Italiana garantisce i diritti inviolabili dell’uomo ovvero il diritto alla vita garantito anche dall’art. 2 della Carta Europea dei diritti dell’uomo recepito da tutti gli Stati Europei che correlati all’art. 32 della Costituzione “Tutela sanitaria” e all’art. 36 “Diritto ad una paga sufficiente a far vivere il lavoratore, la propria famiglia dignitosamente“, considerato che nel nostro ordinamento è perfino vietata l’eutanasia, verificata la distrazione delle entrate tributarie in favore di spese non necessarie (sovvenzionamento banche private, F35, auto blu, missioni di guerra e così via), atteso il comportamento omissivo dei Governi Monti e Letta e dei rispettivi Parlamenti rispetto a provvedimenti che potevano ben istituire centri di ascolto e di monitoraggio presso Prefetture o Sindaci dei Comuni d’Italia e dotarli di risorse sufficienti (non stratosferiche) per venire incontro alle richieste dei più bisognosi, ecco realizzata la fattispecie di cui all’art. 580 c.p. I e II comma. Infatti col II comma è punito con pene più lievi la fattispecie dell’istigazione al tentativo suicidario ovvero al mancato realizzo del suicidio. Proprio le persone salvatesi dall’estremo gesto anche per interventi tempestivi delle forze dell’ordine sono la prova provata delle ragioni alla base dell’estremo gesto”.
Aladino Lorin (cofondatore del Comitato Popolare 580 c.p.), mettendo da parte l’idea che le proteste nelle piazze possano smuovere le coscienze politiche, avete in programma altre azioni legali in altri campi di attività che coinvolgono la politica o le Istituzioni?
“Le manifestazioni rappresentano il punto di forza con il quale si esplicano i diritti democratici e si realizza la libertà che un Popolo ha, ma sinora non sono stati sufficienti a determinare cambiamenti di rotta nelle politiche economiche dei Governi Monti e Letta, da qui l’individuazione di altri strumenti che possano non solo scuotere le azioni dei politici ma determinare un cambiamento di rotta nei loro comportamenti legislativi (vedi la sentenza Corte Costituzionale sull’incostituzionalità del Porcellum) quindi laddove si verificheranno violazioni dei diritti dell’uomo sia come singolo che come forma associata, sia come famiglia, laddove si verificheranno distrazioni di entrate tributarie in favore di interventi non necessari e che anzi contrastano con la tutela dei diritti costituzionali dei cittadini italiani, quindi laddove ci saranno danni erariali nel Governo Italiano, tutte queste migliaia di cittadini italiani che oggi denunciano lo Stato Italiano per istigazione al suicidio, denunceranno con tutti quei legali che insieme alla magistratura cercheranno di ristabilire l’ordine costituzionale e mettere freno alla violazione dei diritti. È allo studio persino un ricorso alla Corte Europea dei diritti dell’uomo”.