Sei solo chiacchiere e distintivo !
Così diceva De Niro in un famoso film, ma sembra una frase giusta anche per i nostri vertici Upa.
Caro presidente non basta usare trucchi da vecchia scuola politica per diventare leader, ci vuole ben altro!
"Il leader è colui che ha dei seguaci, senza seguaci non ci possono essere leader" ( Peter Drucker).
La vera leadership nell'associazione è di qualcun altro, ed è stata palese nel rinnovo cariche appena svolto.
La leadership è definita come l'abilità di manipolare le persone così da ottenere il meglio con minimi contrasti e la massima cooperazione attraverso il contatto face-to-face tra leader e subordinati.
La descrizione calza a pennello per il nostro segretario e non per te!
C'era un tempo in cui, caro presidente, potevi contare su uomini per i quali eri punto di riferimento diretto , ma un po' alla volta qualcuno ti ha indotto a pensare che erano contro di te, che erano gelosi della tua posizione e che erano inaffidabili o poco presentabili.
Non parlo solo di me, ma di molti altri che erano convinti che tu rappresentassi il rinnovamento per una associazione che da troppi anni è nelle mani di chi non sa cos'è fare impresa e di chi degli Artigiani non gli importa nulla.
Un po' alla volta sei rimasto solo, circondato da persone che fingono di stare dalla tua parte, per convenienza personale, ma che di fatto rispondono alla struttura.
Molte erano le persone che credevano nel tuo operato di rinnovo e tu le hai tradite, incapace di prendere sulle tue spalle il peso delle aspettative che tantissimi colleghi riponevano su di te.
Mi dispiace notare come non ricordi quello che è successo al tuo predecessore. Una volta isolato dal resto dei dirigenti e riposto la fiducia nel suo segretario, alla prima occasione in cui si è opposto alle logiche di chi fa business dentro da noi, è stato spazzato via.
Ti ricordo che il ruolo che occupi è di garanzia del rispetto delle norme statutarie e quindi, del confronto democratico tra tutte le anime dell'associazione, cioè , in ultima analisi, dovevi e dovresti essere il presidente di tutti.
Avevi tutti gli strumenti e l'autorità affinché il rinnovo si svolgesse in un clima di confronto leale e democratico, invece, codardamente ti sei sottratto ai tuoi impegni e hai permesso venissero usati mezzi meschini per eliminare tutti i dirigenti che non erano allineati alle volontà del segretario.
Ti ricordo che il ruolo che occupi è di garanzia del rispetto delle norme statutarie e quindi, del confronto democratico tra tutte le anime dell'associazione, cioè , in ultima analisi, dovevi e dovresti essere il presidente di tutti.
Avevi tutti gli strumenti e l'autorità affinché il rinnovo si svolgesse in un clima di confronto leale e democratico, invece, codardamente ti sei sottratto ai tuoi impegni e hai permesso venissero usati mezzi meschini per eliminare tutti i dirigenti che non erano allineati alle volontà del segretario.
Per giustificare il tuo operato, dal basso profilo democratico, ti sei affannato nel raccontare a tutti di come io ed altri colleghi avevamo tradito la fiducia che tu avevi riposto in noi, soprattutto nell'amicizia, sentimento così sacro per te. Per fortuna che è sacro, altrimenti chissà cosa avresti fatto oltre che a sparlare sul mio conto, come hai fatto!
La mia mano è stata tesa per molto tempo nella speranza di un tuo cenno per avviare un dialogo leale e costruttivo, prima e dopo le candidature, ma è stata un'attesa vana e mortificata dalle voci che diffondevi sul mio conto. Quante cattiverie gratuite, e perché poi, ce ne era proprio bisogno?
Quante barbarie sono ammesse per difendere l'interesse di un dipendente!
Il vero traditore sei stato tu!
La mia mano è stata tesa per molto tempo nella speranza di un tuo cenno per avviare un dialogo leale e costruttivo, prima e dopo le candidature, ma è stata un'attesa vana e mortificata dalle voci che diffondevi sul mio conto. Quante cattiverie gratuite, e perché poi, ce ne era proprio bisogno?
Quante barbarie sono ammesse per difendere l'interesse di un dipendente!
Il vero traditore sei stato tu!
Hai tradito il progetto di rinnovamento, portato avanti per anni con dedizione e convinzione da molte persone, che puntualmente sono rimaste escluse dal rinnovo cariche.
Hai tradito tutti quegl'artigiani che ripongono fiducia nell'istituzione dell'associazione, convinti che operi nel loro interesse.
Hai tradito tutti quegl'artigiani che hanno scelto l'UPA come bandiera che rispecchia valori così cari alle nostre tradizioni, valori barattati e traditi per mero interesse economico per qualcuno.
Hai tradito quei dirigenti convinti a dare la propria disponibilità nel supportarti, sedotti da discorsi pieni di menzogne.
Hai tradito quei dirigenti convinti a dare la propria disponibilità nel supportarti, sedotti da discorsi pieni di menzogne.
Mi auguro che prima o poi tu riesca a renderti conto di cosa sia successo veramente in questo rinnovo, dove la salvaguardia della posizione di una sola persona, ha comportato la negazione di qualsiasi principio di democrazia, etica, moralità e raggirato di fatto tante persone perbene che hanno creduto alle tue menzogne.
Racconterai la verità ai tuoi nuovi collaboratori, o soprassederai nella speranza che non scoprano mai cosa avviene veramente dentro la nostra associazione? Perché queste sono le questioni che hanno indotto me ed altri a manifestarti le preoccupazioni sul futuro dell'associazione e per questo eliminati.
Racconterai la verità ai tuoi nuovi collaboratori, o soprassederai nella speranza che non scoprano mai cosa avviene veramente dentro la nostra associazione? Perché queste sono le questioni che hanno indotto me ed altri a manifestarti le preoccupazioni sul futuro dell'associazione e per questo eliminati.
Vedi, caro presidente, non basta avere il distintivo per essere un leader, ci vuole ben altro, altre cose che però tu non hai!