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venerdì 17 dicembre 2010

L' INDIFFERENZA

Siamo alla vigilia di Natale.
Dal  rinnovo delle cariche sociali sembra essere passato una infinità di tempo.
Gli ardori si sono sopiti, gli animi si sono rasserenati e andiamo spediti verso quel periodo dell'anno in cui tutti siamo più buoni.
L'Associazione è presa in un frenetico vortice di impegni.
Meno male che c'è qualcuno che pensa alla tutela del nostro mondo, direte voi.
Passato il periodo di pausa dovuto al rinnovo cariche, in questi momenti drammatici per l'economia del nostro settore, ci si aspetterebbe un grosso impegno della nostra Associazione di categoria sui temi di fondo, in questa fase di crisi.
Niente affatto cari colleghi !
Il vorticoso impegno sta tutto nell'organizzare cene e brindisi in tutti i territori della provincia in favore dei nuovi eletti, per gli auguri natalizi.
Cosa c'è di strano direte voi?
Non ci sarebbe niente di strano se tutto questo non avesse un costo salatissimo (sono le risorse derivanti dalle tessere che vengono spese), se tutto questo fosse rivolto a tutti i soci, se tutto questo non fosse l'ennesima dimostrazione di privilegi e di autoreferenzialità  della categoria dirigenziale.
A quando il tempo in cui i dirigenti artigiani cominceranno veramente a pensare di fare qualcosa per le imprese che rappresentano, oltre che a riempirsi la pancia ?
Perché ci stupiamo e ci riempiamo la bocca di giudizi sulla nostra classe politica e sull'indifferenza dimostrata verso le imprese e la gente, se poi a livello di rappresentanza locale non si da dimostrazione di agire in modo diverso.
In fondo, oltre le chiacchiere di rito, facciamo parte della stessa società. I valori che riusciamo ad esprimere sono dettati dal personalismo più sfrenato, dove anche l'impegno sociale è solo di facciata e serve per crearci l'alibi di persone per bene.
La ricerca del bene comune resta una chimera, solo una frase altisonante da usare nelle occasioni pubbliche, dove serve fare bella figura.
 Di sicuro resta la crisi di identità di questa associazione, che, per questioni di interesse di poche persone, ha smarrito il senso di appartenenza ad un mondo fatto di valori precisi, ben radicati nelle persone dei nostri territori.
Valori che non possono e non devono essere barattati e bistrattati per mero interesse economico a favore di pochi, che nulla hanno da spartire col nostro mondo.
Non bisogna farci prendere dal torpore che le feste portano in dote. Il senso del Natale sta soprattutto nel pensare a chi sta peggio di noi e sta soprattutto nel  fare concretamente qualcosa perché  questo cambi.
Perché la società che giorno dopo giorno costruiamo, sia migliore e più equa.
Con l'augurio che queste siano veramente buone feste, un saluto caloroso!

8 commenti:

  1. Caro Aladino,
    condivido le tue riflessioni.
    Come Artigiano penso che l'indifferenza sia un grave peccato!!!!!!
    Sono con te per qualsiasi iniziativa per un cambianto vero!!!!
    Fammi sapere le tue iniziative.
    Ciao, Marco

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  2. Caro Aladino,
    eccomi qua finalmente. La nevicata di oggi non mi ha permesso di incontrarVi, ma aspetto con voglia la prossima occasione. E' passato un mese, ma a me ancora non è passata. Ho inviato le dimissioni da terzo eletto nella Funzione Aziendale Formazione. Ho richiesto ufficialmente tutti i risultati delle elezioni, ma senza risposta alcuna e mi chiedo perchè alle elezioni politiche e amministrative non vedono l' ora di rendere noti i dati, mentre quelli delle nostre elezioni vengono tenuti nascosti? Forse devono ancora trovare il modo di far tornare i conti? Non è stata una competizione. Era tutto scritto. Io era fuori gioco ancor prima di presentare la mia candidatura, forse non piaccio a qualcuno. In questo Consiglio Generale siedono molte persone allineate e incompetenti e poche persone competenti. Mi sono chiesto e ho chiesto perchè a me non mi è stata concessa una seconda possibilità? Non mi hanno risposto, ma io mi sono dato una risposta: non sono ricattabile e sono lontano dalla logica delle poltrone, contrariamente a molti altri che ubbidiscono alla vecchia logica dello scambio di voti da prima repubblica. Ho perso contro due candidati che nella scorsa tornata elettorale correvano in ben altri ambiti (e hanno perso) e come mai questa volta si sono sentiti illuminati e hanno voluto correre nella Formazione? Io ero l'elemento sacrificabile perchè non ricattabile. Certo è meglio un inesperto, ma politicamente corretto, che uno con alle spalle già alcuni anni nella Formazione (sia come funzione aziendale che come Upa Formazione), ma, probabilmente, non allineato correttamente con il potere. Provo vergogna per quello che è accaduto. Provo vergogna mettendomi nei panni di quelli che si sono lasciati incantare dalle sirene. Provo vergogna nel pensare che un organo sovrano dell' associazione sia ricattabile, assoggettato e controllato da tre o quattro persone che si adoperano a coprirsi e a coprire chissà quali tramacci. Ho paura per il Presidente Boschetto, che ritengo mio amico, e, quindi mi sento in dovere di avvertire, che è circondato da loschi personaggi che hanno più persone dalla loro parte di lui in consiglio generale. Sono questi personaggi, ormai troppo vicini al Presidente e ormai alla fine della loro carriera da dirigenti che sono pronti a pugnalarlo veramente alle spalle (e non come dicevano di Aladino e di Michele) per la loro candidatura alla prossima presidenza. Vedremo chi saranno i prossimi vicepresidenti. Probabilmente tra chi siederà in Giunta ci sarà qualcuno che si è venduto. Saranno questi quattro anni una lunga campagna elettorale per il post Boschetto? ... e adesso vediamo chi ha la coda di paglia più corta... Quello che adesso posso dire è che continuerò a stare vicino alla Formazione, dall' esterno, e che continuerò a scrivere in questo blog e ovunque ne abbia la possibilità per esprimere il mio giudizio sull' andamento dell'Upa...e poi mi siederò sulla sponda del fiume e aspetterò che passi il cadavere del mio nemico, anzi dei miei nemici...e passeranno....Comunque aldilà di tutto, e almeno in questi giorni, rassereniamo i nostri animi e auguro a TUTTI Buon Natale....

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  3. Caro Marco,
    grazie per condividere i miei pensieri.
    Le novità sulle iniziative passeranno sul blog, percui seguendolo, sarai sempre aggiornato.
    Continua a seguirmi, ciao

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  4. Ciao Paolo,
    la neve venuta giù copiosa ha mandato all'aria l'incontro con molti amici per scambiarci gli auguri di buone feste e per qualche chiacchiera.
    Peccato, ma ci saranno altre occasioni per vederci.
    Mi rattrista il pensiero che ancora oggi sei dispiaciuto per ciò che è accaduto.
    Da una parte significa che la passione che ti anima è autentica, dall'altra proprio per questo motivo eri degno di far parte del nuovo consiglio.
    Purtroppo in questo rinnovo non sono stati usati i parametri come la "competenza" o come la "capacità" per individuare i nuovi dirigenti, ma bensì altri sono stati i criteri usati.
    E'valso anzitutto il principio degli "yes-man", cioè di quelle persone non dotate di pensiero proprio e che per natura sono poveri di spirito, percui addomesticabili in qualsiasi situazione.
    L'altro elemento tenuto in considerazione è stato quello di isolare il presidente da legami diretti e troppo forti con i dirigenti.
    Mi spiego meglio.
    La tecnica sta nel rendere il presidente isolato e subordinato alla volontà di una persona sola, che in questo modo riesce a gestire al meglio il potere che per statuto spetta al presidente.
    Qust'ultimo viene un po' alla volta convinto che il rapporto fiduciario non è con gli altri colleghi dirigenti (viene spiegato che sono invidiosi e pericolosi), ma con il capo struttura.
    E' la tecnica classica usata da tutti i direttori, che notoriamente sono i veri detentori del potere.
    Tu non andavi bene perchè troppo vicino al presidente e non subordinato al direttore.
    E' questa la triste realtà.
    Se ti ricordi era già successo anche con l'altro presidente, prima isolato e poi al primo cenno di ribellione per lo stato delle cose, eliminato.
    Gli strumenti usati sono tipici dei "sistemi" e bagaglio di chi viene dalla politica.
    Noi poveri artigiani non siamo avezzi a questi mezzi. Noi siamo semplici, genuini e trasparenti.
    Quello che abbiamo nel cuore lo abbiamo in bocca e in testa.
    E' la nostra caratteristica, perciò nello stesso tempo forza e debolezza.
    Forza quando abbiamo a che fare con persone perbene, debolezza quando incontriamo individui corrotti.
    La cosa più triste che anche il nostro segretario a sua volta è una pedina di un potere più forte : quello economico.
    Lui non è il gestore ma semplice garante di un gioco più alto, dove la nostra associazione è solo uno strumento per fare un business per altri soggetti, che con il nostro mondo non c'entrano proprio.
    Vedi caro Paolo la cosa è banale se vuoi ( è solo bisness ), ma complessa nei meccanismi perversi e contorti utilizzati.
    Quanti nostri colleghi saranno in grado di capire tutto questo.
    Per i nuovi, purtroppo ci vorrà tutto il mandato solo per capire dove sono.
    Per i "vecchi", lo abbiamo già visto, basta una poltroncina, anche piccola, perchè per comprare i poveri di spirito non serve molto.
    Non rattristarti, perchè non sei tu che non vai bene per la nostra associazione, ma è che quest'ultima è vittima di interessi loschi, lontani da quelli menzionati nel nostro Statuto e per i quali è stata fondata.
    Caro Paolo c'è molto da fare come vedi, ma noi siamo qui a testa alta ed orgogliosi di essere diversi da certe persone, pronti a dare tutto noi stessi per i valori di cui la Nostra Associazione è pregna.
    Siamo diversi, come diversa è la nostra Associazione da altre, per cultura e ideali.
    Aspettandoti ancora sul blog per altri scambi interessanti, ti saluto con affetto.

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  5. Caro Aladino,
    è vero c'è molto da fare e noi siamo qui pronti per farlo. Forse ancora i tempi non erano maturi per un ribaltone così netto. Quattro anni per chi ha intenzione di far crescere l' Associazione sono pochi. Quattro anni possono essere anche lunghi se passati inutilmente all' interno di una struttura che non gli appartiene. Io sono qui e spero di contribuire a far crescere questo blog cercando anche di pubblicizzarlo tra i nostri colleghi artigiani. Spero che anche gli attuali dirigenti in carica lo seguano, per capire quali sono i veri umori della base e per sentire il nostro fiato sul collo (usando una terminologia sportiva), per sentirsi controllati. Io continuerò la mia attività da dirigente dall' esterno, a testa alta, con l' orgoglio e l' onore di far parte di questa Associazione e con il sogno di renderla trasparente e trasversale. Spero che Nostro Signore ci sia vicino e ci illumini nelle scelte.
    Ti saluto con affetto.
    Ciao Paolo.

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  6. Ciao a tutti.
    La gravità è che chi al potere, prosegua l'indifferenza nel preticare il reale ruolo, cioè, servizio dell'artigianato.
    Sì, molta rassegnazione.
    Ma secondo me, al primo spiraglio di ripresa vera e a favore dell'artigianato e dei lavoratori, il mondo stesso dell'artigianato si evolverà e esploderà la rivoluzione per realizzare l'effettività dei propri diritti.
    Siamo noi che realizziamo il mondo non i burocrati specie sè corrotti.
    Buone feste
    Silvano

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  7. Caro Paolo,
    sono sicuro che con questo spirito andremo lontani.
    Sarà una buona cosa cercare di diffondere il blog il più possibile, in modo da essere in contatto sia con la base, sia con i dirigenti.
    Se riusciremo a mantenerlo vivo, saremo pronti quando ci sarà la necessità di intervenire in maniera tempestiva.
    Ho ancora molte notizie che verranno buone al momento opportuno, perciò resterò vigile sulle scelte che verranno messe in atto.
    Credo proprio ci sarà parecchio da fare e vedrai che non ci si annoierà per niente.
    Ricordati più siamo più ci sarà la possibilità di intervenire in maniera puntuale.
    Ciao Paolo, alla prossima.
    Ps. domani ti chiamo

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  8. Ciao Silvano,
    anche tu stai diventando un amico affezionato e la cosa mi fa piacere.
    E' normale in chi è rimasto fuori ci sia rassegnazione, ma passa, te lo assicuro.
    Vedrai dopo le feste, alla ripresa delle attività ci sarà da divertirsi.
    Per il momento ci rassereniamo e ci ricarichiamo, per essere pronti al momento opportuno.
    Siamo in tanti, vedrai ci sarà da divertirsi.
    Vale anche per te la raccomandazione fatta a Paolo, fai circolare il blog e mantienilo vivo!
    Ciao Silvano a presto

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