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martedì 1 febbraio 2011

L'OTTIMISMO VOLA

Era ora!
Dopo un accurato lavoro di cesello da parte del collegio dei saggi, che con arguzia e dovizia, hanno scelto i candidati migliori ed eliminati tutti i dirigenti che a qualche titolo impedivano all'associazione di svolgere compiutamente  il proprio lavoro, finalmente si è arrivati ad una composizione ottimale del quadro dirigenziale.
Dal rinnovo del consiglio generale e della conseguente ricomposizione dell'intera struttura dirigenziale (consigli di mandamento, di categoria, di funzione aziendale, gruppo giovani e donne), emerge un quadro di  forte coesione e un rinnovato spirito di pacificazione, elementi necessari per poter operare al meglio.
Il tutto accompagnato da un adeguato spostamento di alcuni dipendenti al fine di ottimizzare al massimo le competenze e le risorse disponibili.
Finalmente non ci sono più elementi che contrastano con la volontà della dirigenza di operare secondo lo spirito statutario e del bene comune ( inteso come bene per le nostre imprese), quindi da adesso in avanti vedremo l'azione della nostra amata associazione in tutta la sua capacità ed efficacia.
Cari colleghi possiamo essere ottimisti, perché potremo finalmente contare su qualcuno che ha a cuore le nostre sorti.
Inutile che stia qui a raccontarvi di come è complicato il momento che stiamo attraversando, lo sapete benissimo da soli, lo misurate ogni giorno sulla  vostra pelle quanto sia difficile portare avanti l'attività.
Ebbene, oggi c'è uno spiraglio di speranza per un futuro migliore, ne è testimone la campagna tesseramento 2011 che recita uno slogan forte: "dimenticati da tutti, tutelati dall'Unione".
Uno slogan accattivante e di forte impatto, non c'è che dire, capace di evocare in tutti noi un senso di ottimismo e serenità per il futuro prossimo.
Sembra proprio che il nuovo presidente stia mantenendo la promessa, fatta in campagna elettorale, di voler voltare pagina, per intraprendere un nuovo corso che va nella direzione della priorità di mettere il socio artigiano e la sua impresa al centro dell'azione dell'associazione.
Ebbene cari colleghi, coraggio, finalmente qualcuno pensa anche a noi!
Resta solo un ultimo tassello per completare questa opera di rinnovamento, perché il quadro sia di vera svolta :
il cambio del segretario generale!
E si caro presidente, perché sia un vero cambiamento devi fare questo ultimo sforzo, senza il quale tutto sarebbe vanificato e si andrebbe in contro ad un'altro mandato di tensioni, equivoci e presa in giro degli artigiani associati.
Non devo ricordarti certo io da quanto tempo è in carica l'attuale segretario e di quali periodi negativi per tutto il nostro sistema, sia stato protagonista ed artefice.
L'alternativa a questo, sarebbe l'inevitabile farsa di un cambiamento enunciato  per l'ennesima volta (per te sarebbe la seconda), dove a cambiare sono solo i nomi dei dirigenti , per poi, non modificare nulla nella sostanza, come già successo l'altro rinnovo.
Vorrei tanto che le parole del tuo discorso all' insediamento fossero foriere di azioni concrete e puntuali e non fossero l'ennesimo bel discorso vuoto e di prassi.
Vorrei, come altri artigiani, che alle parole si passasse ai fatti una volta tanto, che si uscisse dalla logica delle enunciazioni e delle buone intenzioni e si procedesse alla logica del fare.
Infine un richiamo va certamente ai consiglieri "distratti ", perché ricordo loro che tra le competenze del consiglio generale l'articolo 24 comma 7 del vigente Statuto recita: "nominare il Segretario Generale, fissarne il trattamento economico e decidere la sua cessazione dall'incarico".
Lo Statuto vale per tutti, anche per chi crede di essere al di sopra delle parti !
Noi siamo qui ottimisti e fiduciosi che qualcosa cambi, anche perché ora non ci sono più scusanti, infatti non ci sono più dirigenti litigiosi, arroganti e approfittatori che impediscono all'associazione il raggiungimento delle finalità istituzionali.
L'ottimismo vola alto, non facciamolo schiantare al suolo!

2 commenti:

  1. Certo per i nuovi consiglieri non è facile credere che è il segretario che ha in mano le sorti dell'associazione. Diamogli un pò di tempo e come tutti noi,che ci siamo già passati, alla fine diranno: " caspita, allora era vero!!!".
    Purtroppo si!! Anche questa volta tutto si è rinnovato tranne il segretario che, alla fine,
    era l'unica persona che doveva essere sostituita con qualcuno che non ha interessi economici da
    salvaguardare. E' riuscito a coinvolgere (con chissà quali promesse) anche il nostro caro Presidente che lo copre e lo ha coperto a costo di sacrificare tutto le persone e gli amici che lo appoggiavano al 100%. Per cui cari consiglieri guardatevi dietro le spalle perchè alla fine non vi resterà nulla, neanche la possibilità di esprimere una vostra opinione perchè, se diversa da quella del segretario, sarete sicuramente tagliati fuori.
    Ciao Aladino e grazie di quello che stai facendo per la nostra associazione.
    ST

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  2. Caro ST hai colto nel segno!
    La questione di fondo per un cambiamento vero, era in effetti il cambio del segretario.
    Ti chiedevi come abbia fatto a conivolgere il presidente e io aggiungo non solo?
    E' una sua specialità quella di manipolare le persone, soprattutto se deboli.
    In effetti dal rinnovo appena avvenuto, possiamo fare un'analisi abbastanza precisa e verosimile.
    I dirigenti rimasti della vecchia guardia, sono di fatto i più deboli, quelli più manipolabili, quelli assoggettati maggiormente al segretario.
    Nulla di così clamoroso, se non fosse che a rimetterci è la nostra associazione e di conseguenza gli artigiani associati.
    Viene così meno il ruolo di rappresentanza degli interessi comuni, niente di diverso di ciò che sta avvenendo in politica, mancano i veri leader, ma è una mancanza grave e clamorosa.
    Sono ottimista però, che alla lunga, avranno ragione le persone come me, te e tanti altri, che hanno una visione diversa, migliore.
    Noi siamo diversi, migliori!
    Basta solo prenderne coscienza e avere il coraggio di indignarsi.
    Solo così possono cambiare le cose.
    Ciao, alla prossima.

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