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giovedì 22 gennaio 2015

DURC: ARMA DI DISTRUZIONE DI MASSA DI IMPRESE IN DIFFICOLTA'

Documento Unico Regolarità Contributiva.

Quando è nato doveva servire per evitare la concorrenza sleale e mettere tutte ditte allo stesso livello nei confronti dell'ente appaltante . Ricordo che a Padova, negli appalti per il verde, e non solo, ditte locali perdevano l'appalto nei confronti di ditte del sud, agli operai delle quali non venivano pagati i contributi. Si trattava di concorrenza sleale. Giusto combatterla.
Poi lo Stato si è accorto che il DURC funzionava egregiamente come arma "anti-evasione" dei contributi INPS, INAIL ed ecco che il DURC viene esteso su tutto: appalti, subappalti sia pubblici che privati, per gli spazi pubblici per gli ambulanti, ecc.
Fin che c'era lavoro per tutti poteva anche starci. Ma con l'arrivo della crisi il lavoro è incominciato a mancare. Oggi manca liquidità spesso anche perché gli enti pubblici non pagano, o lo fanno con tempi lunghi. Interi settori sono entrati in crisi, uno su tutti il comparto edile. 
E' diminuito il potere d'acquisto degli italiani, girano meno soldi e percentuali sempre maggiori di lavoratori autonomi (talvolta si arriva a percentuali del 15/20%), non hanno i soldi per pagare i contributi e qui arriva la beffa: “se non paghi i contributi non puoi avere il DURC, se non hai il DURC non puoi lavorare”. Risultato, il DURC è diventato un'arma di distruzione di massa di imprese in difficoltà che invece di un aiuto dallo Stato devono subire l'azione dello Stato. E' l'azione equivalente a quella del boia che dà il colpo finale alla nuca del condannato, con una differenza che lo Stato invece di usare la pistola usa il DURC.
Viene spontaneo chiedersi: “ma se questi sono gli effetti devastanti del DURC perchè il Parlamento, e per quanto di competenza le Regioni, non lo sospendono, almeno temporaneamente?”  Ultimamente nel DURC è entrata anche la voce riguardante la regolarità contributiva con le Casse Edili, che sono enti privati ma di fatto agiscono come enti pubblici, in virtù della delega che lo Stato ha concesso generosamente a loro di essere gli erogatori fisici del documento stesso. E qui veniamo alle dolenti note.
Non tutti gli imprenditori sanno che, proprio nei contributi INPS, INAIL e CASSA EDILE, sono presenti, tra le varie voci di composizione dei tributi, generose percentuali a favore del mondo della rappresentanza categoriale. Avete letto bene; tutti coloro che hanno una posizione fiscale, nei contributi che versano allo Stato, una parte di questi viene stornata a favore delle associazioni di categoria.
Ecco che il DURC è diventato lo strumento di ricatto nei confronti delle imprese, garantendo in tal modo, risorse per le Associazioni; facile capire che le OO PP non hanno nessun interesse che il DURC venga eliminato o sospeso momentaneamente. Come è facile capire che nessun partito politico ha interesse a fare queste battaglie per le imprese, perché di fatto avrebbero contro il "sistema di rappresentanza delle categorie economiche" che da sempre agiscono come serbatoi di consenso.
Cari colleghi, sappiate bene che le associazioni di categoria non sono vostre alleate nella tutela dei vostri interessi, come non lo sono quando siete in difficoltà. Voi per loro siete solo "clienti paganti" da fidelizzare, da spremere fin che è possibile con l'offerta di ogni sorta di servizi, corsi di ogni natura e in seconda battuta siete componenti di quel serbatoio di consensi  che le associazioni "vendono" ai partiti in cambio di favori e emanazione di quei provvedimenti di obblighi normativi, che  rendono le imprese bisognose delle associazioni per l'adempimento. Chiaro!
Si fanno regali di miliardi ad esempio alle banche, trovati risorse per pagare riscatti di connazionali, trovate le risorse per aiutare gli extracomunitari a venire in Italia, aiuti di tutti i tipi agli amici degli amici, ma non si trova il tempo di discutere di un meccanismo semplice, semplice, che consenta di far lavorare e sopravvivere migliaia di imprese e con esse si dà la possibilità di sbarcare il lunario a migliaia e migliaia di persone?

     Una considerazione sorge spontanea. Se per le banche, spesso usuraie, il Parlamento fa anche gli straordinari e per evitare la disperazione di tanti titolari di partita IVA in difficoltà non trova neanche pochi minuti per evitare in certi casi il suicidio, forse questo Paese non ha un futuro.

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