Su SoS Economia
Italia e su alcune iniziative in atto abbiamo rivolto alcune domande al
Presidente Aladino Lorin. Pubblichiamo qui di seguito le risposte.
SOS Economia Italia è nata sei mesi fa. Come giudichi l'entrata
in scena?
Il nome SoS Economia è di fatto un grido d'allarme. Da
imprenditore dico che viviamo in ambiente ostile. Sono anni che ci sentiamo
soli. Chi abbiamo delegato a risolvere i nostri problemi si è dissolto come
neve al sole.
A chi ti riferisci?
Mi riferisco alle organizzazioni professionali che sono
diventate delle cartiere. La burocrazia ha finito per sotterrare i problemi
degli associati.
Mi riferisco ai politici. Dovrebbero essere la voce del
territorio in Parlamento, in Consiglio Regionale. Con rare eccezioni,
politicamente parlando, mi sembrano dei morti che camminano.
Sembra un giudizio senza appello.
No. Ma mi incazzo quando capisco che ad esempio il DURC fa
restare senza lavoro le imprese o diventa il pretesto per non pagarle. Giro il
problema a chi ho votato per una vita e neanche ti risponde.
Il DURC è un esempio. Ma sono mille le pistole puntate al
cuore delle imprese: le tasse, il credito, le banche, la finanza speculativa,
la burocrazia e via discorrendo.
Bisogna riportare al centro della scena economica e politica
l'impresa. SOS Economia Italia vuole essere un grimaldello per farlo.
Riuscirete?
Siamo partiti con molta determinazione. Abbiamo avuto
accoglienza, ascolto ed incoraggiamenti ad andare avanti dal mondo
imprenditoriale. Siamo alla ricerca di risorse. Vogliamo però una rete di
collegamento territoriale capillare. Ci stiamo attrezzando per farla.
Ora potrete contare anche su alleanze con chi, ad esempio
Leo Padrin, che con l'associazione nuova di zecca + Veneto si lancia con lo
slogan “NON C'E' LAVORO SENZA IMPRESA”.......
Accendere i riflettori sui problemi dell'impresa è positivo
ed utile. Lo slogan scelto centra il problema del lavoro. Speriamo però che
questa tardiva presa di coscienza non serva solo a promuovere i promotori
piuttosto che l'impresa.
Sei sferzante!
Ho solo buona memoria! Vedi, gli imprenditori come me hanno
lavorato 8, 10, 12 ore al giorno, sempre, tutti i giorni. La crisi non
l'abbiamo creata noi. Il debito pubblico non l'abbiamo creato noi, le regole
per promuovere la finanza speculativa anche in Italia, non le abbiamo fatte
noi. La pressione fiscale a livelli insopportabili non l'abbiamo portata noi, e
potrei continuare a lungo. Responsabile di questa crisi è, in primis, questa
classe politica di destra e di sinistra. Negli ultimi venti anni hanno
governato metà per ciascuno.
Quindi vuoi cambiare?
Si. Chi hai citato prima, insieme a molti altri, è stato in
cabina di regia del governo regionale, altri lo sono stati a livello nazionale.
Da chi propone uno slogan impegnativo come quello da te citato, mi aspetto due cose:
a) che si faccia
carico degli errori fatti a livello politico, penalizzando l'impresa.
b) che dica chiaro
che in seguito a ciò è pronto a fare un passo indietro e si dia da fare per portare nella scena
politica padovana e veneta imprenditori veri che con la loro presenza siano
garanti delle aspettative delle imprese.
Se non fanno questo, siamo alle solite: vogliono mettere
cappello sul forte malcontento presente fra gli imprenditori per chiedere nuovamente una delega in bianco
per rappresentarci. Basta! Abbiamo già dato. Ora diciamo basta deleghe. Gli
imprenditori si rappresenteranno, dentro le istituzioni, da soli. Siamo pronti
a confrontarci con tutti ma dove si decide del nostro futuro vogliamo esserci
in prima persona.
La presente intervista è stata realizzata
a cura della Segreteria Organizzativa di
SoS Economia Italia
Padova, lì 7.09 2013