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mercoledì 29 giugno 2011

LE MISURE CHE ENTRANO IN VIGORE DAL 1° LUGLIO

LE MISURE CHE ENTRANO IN VIGORE

ACCERTAMENTI
01 | L'ESECUTIVITÀ
L'avviso di accertamento diventerà esecutivo trascorsi 60 giorni dalla notifica e una volta passati 30 giorni dal termine per il pagamento la somma contestata sarà affidata all'agente della riscossione per il recupero
02 | LE IMPOSTE INTERESSATE
La norma riguarda gli avvisi emessi dalle Entrate in relazione a imposte sui redditi, Irap e Iva
03 | IL RIMEDIO
Il Dl Sviluppo ha introdotto la possibilità di congelare il pagamento per 120 giorni in caso di richiesta di sospensiva ma la conversione parlamentare punta a estendere la copertura

SPESOMETRO
01 | A REGIME
Dal 1° luglio va a regime il meccanismo dello spesometro che monitora i grandi acquisti: i dati saranno utilizzati dal Fisco per confrontare le eventuali anomalie tra redditi dichiarati e quelli spesi dai contribuenti
02 | SOTTO OSSERVAZIONE
Il monitoraggio già operativo dal 2010 per le vendite o le prestazioni con fattura (la soglia di 3mila euro è stata solo per il primo anno elevata a 25mila euro) si estende alle operazioni con scontrino o ricevuta oltre i 3.600 euro (Iva inclusa)
03 | LA COMUNICAZIONE
Sono tenuti alla comunicazioni commercianti, esercenti e artigiani

RIVALUTAZIONI
01 | LA RIAPERTURA
Il decreto Sviluppo ha riaperto
la possibilità di rivalute quote e terreni ma a patto che siano detenuti entro il prossimo 1° luglio
02 | IL MECCANISMO
La rivalutazione avviene attraverso il pagamento di un'imposta sostitutiva (2% o 4%) calcolata sul valore attuale del bene così come risulta da una perizia "attestata" da un professionista abilitato entro il 30 giugno 2012
03 | LO «SCONTO»
In caso di nuova rivalutazione è possibile sottarrre quanto già versato in precedenza

IVA
01 | UNIFORMITÀ
Il regolamento Ue 282/2011 ha l'obiettivo di uniformare l'applicazione del regime Iva nel territorio dei Paesi membri dell'Unione
02 | GLI INTERVENTI
L'intervento riguarda la soggettività passiva, la cessione di beni e prestazioni di servizi e il luogo di effettuazione delle prestazioni imponibili
03 | LA DEFINIZIONE
Il regolamento precisa anche che la semplice identificazione di una società ai fini Iva non è sufficiente a configurare una stabile organizzazione

FONDI DI INVESTIMENTO
01 | MOMENTI DIVERSI
Si passerà dalla tassazione sul maturato in capo al fondo d'investimento di diritto italiano a quella a carico del sottoscrittore sul risultato effettivamente realizzato al momento del disinvestimento
02 | I VALORI
I valori delle quote di tutti i fondi saranno al lordo delle imposte, come già avviene per fondi e Sicav di diritto estero armonizzati
03 | IL SOSTITUTO
La Sgr o il soggetto che ha collocato il fondo agirà da sostituto d'imposta: applicherà la ritenuta sui proventi e rilascerà la certificazione delle minusvalenze derivanti dalla partecipazione

CASE FANTASMA
01 | IL POSTICIPO
Il decreto Sviluppo ha spostato in avanti di due mesi la norma contenuta nel decreto legislativo sul federalismo municipale relativa alle sanzioni sulle case fantasma (si veda la pagina precedente)
02 | LE SANZIONI
Dal 1° luglio saranno quadruplicati degli importi delle sanzioni amministrative previste per la mancata dichiarazione degli immobili agli uffici dell'agenzia del Territorio
03 | GLI INCASSI
Il 75% dell'importo delle sanzioni irrogate è devoluto al Comune nel quale è ubicato l'immobile

martedì 28 giugno 2011

L'ESTATE ROVENTE DEL FISCO COMINCIA 1° LUGLIO

Di venere e di marte di solito non si parte, ma stavolta non c'è scaramanzia che tenga. Venerdì 1° luglio sarà una data chiave per l'estate "rovente" del Fisco e segnerà una prima mini-rivoluzione, in attesa della tanto annunciata e auspicata riforma tributaria. Insomma, tra quattro giorni debutteranno contemporaneamente alcune misure "decisive", soprattutto (ma non solo) per la lotta all'evasione.
Si parte dall'accertamento esecutivo, di cui alle norme approvate un anno fa e che, ora, con il maxiemendamento al decreto Sviluppo, è arrivato alla terza correzione. Di fatto, il Fisco non dovrà più passare attraverso la cartella di pagamento per incassare le somme contestate ai contribuenti. Sessanta giorni dopo la consegna al contribuente, l'avviso diventa un atto che consente di procedere alla riscossione delle somme contestate. Ma c'è di più, trascorsi altri 30 giorni, entra in scena Equitalia che può avviare anche l'esecuzione forzata. Per ora la principale difesa per chi deciderà di ricorrere è il congelamento per 120 giorni del pagamento dopo la richiesta di sospensiva in Commissione tributaria. La conversione del decreto Sviluppo che, ora all'esame del Senato, dovrebbe estendere la "copertura" a 180 giorni (si veda l'articolo in basso), nonostante categorie produttive e professionisti abbiano già sottolineato come la soluzione rischi di non garantire un'adeguata tutela.
Il contrasto all'evasione potrà contare anche sull'allargamento delle fonti di informazioni per lo spesometro (salvo ripensamenti dell'ultima ora). Con un duplice obiettivo: contrasto alle frodi Iva ed emersione della reale capacità contributiva grazie al confronto tra redditi dichiarati e spese effettuate. Fino al 1° luglio, l'obbligo di monitorare i grandi acquisti riguarda solo vendite e prestazioni che richiedono la fattura (tra l'altro solo per il 2010 la soglia "rilevante" è stata di 25mila euro). Da venerdì prossimo, invece, commercianti, esercenti, artigiani dovranno annotare i dati di chi acquista con scontrino e ricevuta per un valore superiore a 3.600 euro. Le informazioni raccolte andranno poi trasferite al Fisco una volta all'anno. L'applicazione su più larga scala era prevista per il 1° maggio ma la necessità di attendere l'esenzione del monitoraggio per i pagamenti effettuati con moneta elettronica (arrivata anche in questo caso con il decreto Sviluppo) ne ha posticipato il debutto a regime. All'appello manca solo il decreto attuativo del nuovo redditometro e il cerchio si chiuderà definitivamente.
Senza allontanarsi dall'Iva, il 1° luglio diventa efficace un regolamento comunitario con una mission ben specifica: fare un po' più di chiarezza su dove avvenga il prelievo in caso di operazioni tra soggetti di diversi Stati dell'Unione. Una matassa non facile da districare anche dopo le nuove regole scattate in parte a inizio 2010 e in parte a gennaio scorso. L'armonizzazione ispira pure il nuovo meccanismo di tassazione dei fondi d'investimento, che equipara il trattamento di quelli di diritto italiano a quelli di diritto straniero commercializzati nel nostro Paese.
Venerdì sarà anche una deadline: la data ultima in cui ottenere o acquisire il possesso di partecipazioni (di società non quotate in mercati regolamentati) e terreni per sfruttare la nuova opportunità di rivalutazione. Poi per la perizia che ne attesta il valore e per versare l'imposta dovuta ci sarà un anno di tempo. Ma questa è tutta un'altra storia.

venerdì 24 giugno 2011

LINCENZIATA DALLA COMMISSIONE CONSILIARE LA PROPOSTA DI LEGGE SUL PIANO CASA

Venezia, 23 giugno 2011
 ”Oltre alla proroga fino all’estate del 2013, il Piano Casa in Veneto consentirà ampliamenti fino al 45%, interesserà anche edifici non residenziali, vi potrà essere in casi specifici un cambio della destinazione d’uso dell’immobile, si potranno fare interventi anche nei centri storici”.
Sono le novità più importanti inserite nella proposta di legge licenziata oggi dalla commissione Urbanistica  di Palazzo Ferro Fini.
La legge ora attende l’ok del Consiglio Regionale. Il Veneto sarà coì dotato di una normativa all’avanguardia, che è nell’interesse di tutti: dai cittadini agli operatori tutti.
Sintesi delle novità introdotte dalla  proposta di legge  approvata dalla Commissione che proroga il Piano casa del Veneto fino all’11 luglio 2013:
  • AMPLIAMENTI
    E’  previsto  l’ampliamento degli edifici esistenti nei limiti del 20% (+10%) sul volume per gli edifici ad uso residenziale e del 20% (+10%) sulla superficie coperta per gli edifici con uso diverso dal residenziale; viene elevato un ulteriore 15% purché vi sia un contestuale intervento di riqualificazione dell’edificio che porti la prestazione energetica alla corrispondente classe B.

  • DEMOLIZIONE-RICOSTRUZIONE:
    Relativamente agli interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici realizzati interiormente al 1989, al fine di incentivare questo tipo di intervento si può operare sugli edifici anche parzialmente.
    Gli interventi di ampliamento e demolizione-ricostruzione sono possibili anche nei centri storici.  Ai comuni viene data la competenza per il rilascio dell’autorizzazione unica per l’installazione di impianti solari e fotovoltaici fino a 1 Kw.  Agevolazioni per il contributo di costruzione: non dovute per prima abitazione; solo per il costo di costruzione per edifici abitazione diversi da prima casa; solo 50% per edifici ad uso diverso da abitazione.

  • MODIFICA DESTINAZIONE D’USO
    Possibilità di modifica della destinazione d’uso  degli edifici purché la nuova destinazione sia consentita dalla disciplina edilizia di zona.
    Può essere modificata la destinazione d’uso anche per  edifici situati in zone definite “improrie” (purché diverse da zona agricola).
Da notare  che queste disposizioni di legge non sono derogabili dai comuni e prevalgono sulle delibere adottate!

mercoledì 22 giugno 2011

RINNOVATO IL CCNL DELLE IMPRESE ARTIGIANE DELLA MECCANICA

Rinnovato il CCNL delle imprese artigiane della meccanica
Coinvolti 550.000 lavoratori dipendenti
Soddisfazione di Confartigianato

Confartigianato e le altre Confederazioni dell’artigianato e delle Pmi e i Sindacati di categoria (Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil) hanno firmato oggi l’accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dell’area meccanica.
Il contratto riguarda 550.000 lavoratori dipendenti dalle imprese artigiane della meccanica e installazione d’impianti, dalle imprese artigiane orafe e dagli odontotecnici.
Si tratta di un accordo importante perché disciplina l’apprendistato professionalizzante nel settore, prevedendo durate, nei due gruppi di riferimento, di 5 anni e mezzo e di 5 anni, e confermando il meccanismo della determinazione delle retribuzioni in percentuale crescente con l’anzianità di servizio.
Il contratto disciplina anche istituti come il part-time, il contratto a termine ed i contratti di inserimento, al fine di rendere più flessibile la gestione del rapporto di lavoro consentendo, nel contempo, di favorire nuove assunzioni.
L’accordo di rinnovo ha durata triennale e si inserisce pienamente nel nuovo modello contrattuale e della bilateralità dell’artigianato che prevede, fra l’altro, anche il prossimo avvio del fondo sanitario integrativo.
L’accordo prevede un incremento salariale, per l’operaio qualificato del settore metalmeccanico, pari ad 86 euro a regime per il triennio, da erogare in tre tranches così scaglionate (1 luglio 2011, 1 gennaio 2012, 1 settembre 2012).
Soddisfazione per l’intesa viene espressa da Giorgio Merletti, Vice Presidente di Confartigianato, il quale fa rilevare che “con questo accordo si conferma positivamente l’impegno, già assunto con i recenti rinnovi dei contratti artigiani, per valorizzare l’ apprendistato, istituto qualificante e peculiare dell’artigianato. Nell’accordo le parti si danno atto dell’importanza dell’apprendistato nell’artigianato quale strumento di trasmissione delle competenze, fondamentale per garantire buona e stabile occupazione”.
Inoltre – sottolinea ancora Merletti - il contratto migliora la flessibilità per quanto riguarda la gestione dei principali strumenti contrattuali, con l’obiettivo  di aiutare le imprese ad affrontare le sfide del mercato in questa fase di crisi”.

martedì 21 giugno 2011

TENTATIVI DI PAX FISCALE TRA CONTRIBUENTI ED EQUITALIA

Il decreto sviluppo, con un nutrito pacchetto di semplificazioni fiscali porta con sé anche i tentativi di pax fiscale tra contribuenti ed Equitalia. Una riforma della riscossione voluta dal Parlamento e sostenuta dal Governo ma che alla fine è rimasta a metà. I contribuenti incassano il divieto del ricorso alle ganasce fiscali per importi fino a 2mila euro, così come il divieto per l'agente della riscossione di pignorare la prima casa per debiti inferiori a 20mila euro. Non solo. Scompare ogni effetto anatocistico degli interessi sulle cartelle così come la sanzione per iscrizioni provvisorio scende dal 50 al 30 per cento. Ma nulla è arrivato sulla possibilità di allungare la rateizzazione dei debiti con Equitalia o sulla riduzione dell'aggio ovvero del costo della riscossione. Ancor peggio è andato ai Comuni che dal 1° gennaio 2012 saranno abbandonati da Equitalia e dovranno riscuotere le proprie entrate attrezzandosi in proprio, ma utilizzando strumenti di recupero datati 1910 come la vecchia e complessa ingiunzione di pagamento. Come dire dar la caccia a chi non paga con armi spuntate.

mercoledì 15 giugno 2011

CONFARTIGIANATO: IL PRESIDENTE GUERRINI ALL'ASSEMBLEA 2011



Il Paese ha bisogno di politica, non di polemica: istituzioni, politica, società, economia
lavorino assieme per il bene comune. Piccoli imprenditori pronti ad alimentare una
nuova stagione di impegno civile, di lavoro e di coesione sociale.
Siamo convinti che l’obiettivo di riagganciare la ripresa economica sia alla nostra portata. Ma,
affinchéciòavvenga, serve l’impegno condiviso a rifondare le basi di un patto di convivenza
civile e di solidarietà Il Paese intero ha bisogno di politica, non di polemica, non vogliamo piùsentire questo assordante rumore di fondo di contrapposizioni e reciproci attacchi continui che
lasciano fuori i problemi concreti. Cosìsi perde tempo, si perdono risorse, si perdono i treni che
ci possono portare fuori dalla crisi. Noi non facciamo politica, noi dialoghiamo e collaboriamo
con la politica per il bene del Paese. A noi interessa che alle imprese e all’economia vengano
dati segnali di certezza che ci consentano di uscire dalla visione di breve periodo, oggi che
serve avere pensiero strategico e investire a medio-lungo termine per uscire dalla stagnazione.
A noi interessa, infine, che ai giovani venga data prova che la classe dirigente del Paese
corrisponde al loro bisogno di avere fiducia, prospettive, avvenire: vogliamo che possano
vedere nei senior una guida autorevole ed un supporto discreto ma forte e sicuro. Anche da
questa Assemblea si alza, quindi, l’appello alle Istituzioni ed a tutte le componenti della politica,
della societàe dell’economia, a lavorare assieme per la cura del bene comune. Noi piccoli
imprenditori, noi maggioranza produttiva del sistema economico e sociale del Paese non ci
tiriamo indietro: responsabilmente, senza “uscire dalle imprese”, offriamo il nostro contributo per
alimentare una nuova stagione di impegno civile, di lavoro, di coesione sociale. Insieme si puòfare, insieme si possono fare delle belle imprese.
 

mercoledì 8 giugno 2011

LE IMPRESE ITALIANE PAGANO PIU' TASSE

Le imprese italiane rispetto alle colleghe europee, sono afflitte da una maggiore tassazione, penalizzandone la competitività di mercato. Secondo i calcoli di Confindustria e Deloitte, un’azienda che chiude l’anno con un utile di circa 380 mila euro al netto delle tasse, in realtà avrebbe realizzato un utile pre-imposte di 600 mila euro. Questo è dovuto ad una tassazione ben maggiore che altrove in Europa. Ad esempio rispetto alla Spagna, infatti Confindustria stima al 58% dell’imponibile la tassazione  effettiva, contro il 29% della Spagna.
Confindustria continua a sollecitare il governo a realizzare una riforma fiscale che alleggerisca il peso delle tasse per imprese e lavoratori, che secondo la Confederazione sono le due leve che “tengono in piedi il Paese”.
L’imposizione fiscale in Italia oltre che rispetto alla Spagna è superiore anche a Germania e Regno Unito, “il rapporto è decisamente superiore in Italia (58%) rispetto alla Germania (43%), al Regno Unito (40%) e alla Spagna (29%)

martedì 7 giugno 2011

SESTO POTERE : Internet siamo noi

Sesto Potere: Internet siamo noi
Ultimamente, quando mi soffermo a riflettere su questa nuova aria di “Risorgimento” che si respira nel nostro Paese da qualche mese a questa parte, mi torna in mente un libro, che risale ormai al 2004, dal titolo “The wisdom of crowds” scritto da James Surowiecky.

Il libro sostiene una tesi che, a suo tempo, non venne condivisa da tutti e cioè che le idee migliori arrivino non dai grandi geni ovvero da personalità eccezionalmente straordinarie per il loro pensiero o le loro azioni, bensì dalla “saggezza dei popoli”.

Attraverso vari casi esemplificativi relativi ad eventi e fenomeni, Surowiecky dimostra come siano quattro le condizioni fondamentali che possono portare un’idea, un progetto, un’iniziativa al pieno compimento ed al successo: l’indipendenza, la diversità delle opinioni, la decentralizzazione e il modo con cui si aggregano e si organizzano i risultati.

E’ evidente come, oggi più che mai, lo sviluppo delle nuove tecnologie, del cosiddetto Web 2.0, dei social network, renda molto più chiara e difficilmente confutabile la tesi dell’autore del libro. Internet è l’elemento chiave che dà forza alle idee e alle persone. Stiamo tutti contribuendo alla rinascita di una coscienza civica, alla ricerca di una “verità condivisa e collettiva”, totalmente in antitesi con i concetti filosofici dell’individualismo e del relativismo che sembravano ormai permeare totalmente la nostra società. Internet siamo Noi, il Sesto Potere.

Io credo sinceramente che tutti gli ambienti di relazione sociale e di condivisione delle informazioni online, rappresentino concretamente e confermino come i quattro elementi: indipendenza, diversità, decentralizzazione ed aggregazione, siano alla base di questa presa di coscienza e di questa straordinaria volontà collettiva di cambiare lo “status quo” e di recuperare, attraverso l’impegno, la fiducia, la collaborazione, la partecipazione e la ricerca di nuove soluzioni, la speranza per un futuro migliore.

Di questo si sta discutendo anche a New York in questi giorni, in occasione del Personal Democracy Forum.

E’ grazie a Internet che è partita la rivolta egiziana. Così anche negli altri Paesi del Nord Africa la Rete è stata un “collante” fenomenale per aggregare fisicamente giovani e meno giovani e renderli consapevoli della forza delle loro idee (qui trovate l’intervista esclusiva fatta a Wael Ghonim, il ragazzo che ha “innescato” la miccia della rivoluzione egiziana attraverso Facebook).

Ora, pur essendo il nostro un Paese anziano dal punto di vista anagrafico, oltretutto “TVcentrico”, mediaticamente parlando, e quindi passivo; pur scontando ancora il cosiddetto “digital divide” (sono online circa 25 milioni di utenti ma manca all’appello ancora una buona metà di italiani che ancora non utilizzano la Rete), Internet sta finalmente dimostrando come la possibilità di esprimere le proprie idee liberamente, da qualunque parte provengano, facendole convergere in luoghi di aggregazione, senza filtri e condizionamenti di sorta, possa contribuire a cambiare le sorti anche della nostra bella Italia.

Proprio nel periodo in cui festeggiamo i 150 anni di Unità Nazionale, cominciamo a riassaporare il valore dell’indipendenza, della libertà di espressione che, unite alla partecipazione e alla volontà di collaborazione, possono realmente e concretamente fare la differenza ed il bene della nostra Nazione. Lo abbiamo potuto toccare con mano durante le recenti elezioni amministrative per le quali Internet ha fatto la differenza e speriamo possa accadere anche per i prossimi referendum, e la farà sempre di più, anche pensando alla Rai che ieri ha deciso di eliminare una trasmissione come Annozero dal palinsesto, nonostante i grandi numeri in termini di audience e gli importanti ricavi pubblicitari che generava.