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sabato 21 marzo 2015

Alla politica serve coraggio.


Non passa giorno che aprendo i giornali la cronaca non riporti la notizia di suicidi legati alla situazione di crisi in cui versa il paese.
Si susseguono alla media spaventosa di tre al giorno, a tutte le latitudini del paese e per tutte le categorie di persone. Mi si stringe il cuore dal dolore quando leggo che un giovane si toglie la vita perché il paese non gli offre sbocchi per il futuro, oppure come recentemente accaduto nel mio Veneto un produttore di latte di 37 anni si è tolto la vita dopo l'arrivo della multa di 6 mli di euro per la nota vicenda delle quote latte.
Mi viene spontaneo pensare alla profonda ingiustizia della vita , quando un giovane di 37 anni si toglie la vita, dopo che quotidianamente ha lavorato dalle sei del mattino alle dieci di sera per il suo lavoro e viene penalizzato  da regolamenti comunitari "stupidi", tanto che saranno aboliti ma intanto si procede lo stesso nel nome di una giustizia cieca e nel rispetto di leggi insensate, distruggendo quel poco di produttivo che ancora resiste nel nostro territorio.
Quel rispetto che quotidianamente è disatteso e mancato da una classe dirigente e politica ladra, inetta e scandalosamente aggrappata a privilegi anacronistici che stridono con la quotidianità delle persone normali, che non sa prendere decisioni coraggiose in favore delle persone.
L'ISTAT da tre anni non pubblica più i dati sui suicidi perché evidentemente ormai i numeri fanno rabbrividire anche i più insensibili, ma questo dimostra l'assoluta  mancanza di volontà delle istituzioni di affrontare il problema.
Quanta angoscia, sacrifici e dolore dovremo ancora sopportare prima che ci si assuma responsabilmente il dovere morale di dare risposta a questo stato di disagio sociale che è diventato allarme sociale.
Ricordo ancora come fosse oggi, le sprezzanti e disgustose parole dell'allora premier Monti, quando qualcuno facendogli presente l'aumento di suicidi legati alla crisi, rispose che non era preoccupante perché il numero era inferiore a quello della Grecia.
Nonostante siano state tante le iniziative su questo fronte giunte dalla società civile per sensibilizzare la politica e le istituzioni, nessun governo finora si è fatto carico di prendere coscienza di tanto disagio e di cercare di dare delle risposte. 
Ma la politica ancora per quanto pensa di poter far finta di nulla e far passare sotto silenzio tutto questo disagio, raccontando al paese una realtà che non esiste?
Vero è che soffriamo di una grave forma di astinenza da buone notizie che, pur di alleviare tale stato, crederemmo a qualsiasi menzogna spacciata per buona notizia.
Anche gli animali hanno molti politici che si sono dedicati alla loro protezione; non dimenticatevi delle persone.
E' il tempo che la politica faccia la sua parte seriamente e riprenda quella funzione per la quale esiste, ossia essere a servizio della comunità e non viceversa, ma per questo serve coraggio.

Politici siete dei vigliacchi!!!