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mercoledì 23 febbraio 2011

LA SCATOLA DEL CREDITO

Continua la guerra dentro l’Upa nell’ambito del credito.
Il presidente del nostro Artigianfidi contro quello della nostra associazione.
Un film già visto più di una volta dagli artigiani con i capelli bianchi, dove purtroppo a rimetterci sono le nostre imprese che di credito bancario continuano a dipendere sempre di più (Banca Padova, per fare un solo esempio). Qualche amico seduto in Consiglio generale mi dice che il nostro presidente Boschetto è tutto impegnato nel nuovo giro delle poltrone della rappresentanza regionale. Pare che l’operazione sia quella di promuovere il suo segretario generale al regionale, ovviamente permettendogli di fare il burattinaio ancora su Padova per interposta e fidatissima persona.
Nel frattempo sempre il nostro presidente crea una nuova società per il credito, “Credito per l’Artigiano” ovviamente fatta fare dal solito “super consulente che vien da la campagna”. Un’altra scatola che di sicuro avrà dei bei costi (consulenze, compensi, gettoni di partecipazione agli incontri, ecc.), tutti sulle spalle degli associati, mentre molto incerti saranno i ricavi.
A proposito di ricavi. Consiglio ai componenti del Consiglio generale di chiedere copia del primo progetto industriale dell’Upa Servizi fatto dal “super consulente che vien da la campagna”. Leggetevi ciò che aveva scritto sulla previsione pluriennale dei ricavi e confrontate quanto invece la società ha realmente prodotto. Già che ci siete…, fatevi mostrare quanto è costata quella consulenza!!!!!!!

5 commenti:

  1. Sarò pesante, sarò scontato e prevedibile, ma come già ampiamente espresso nel mio precedente post, io attendo ancora di essere pagato per i miei servigi dal 2009 dall'U.P.A. che fatalità "perde" le lettere che gli invio, non risponde alle e-mail e non risponde alle Raccomandate A/R... Bel comportamento ! Aggiungo che il Patronato INAPA ha "perso" e/o dimenticato di inviare all'INPS copia dei certificati RED per svariati anni ed ora l'INPS vuole da mio padre circa 10000 euro percepiti indebitamente; la sua dichiarazione la faceva U.P.A. Servizi S.p.a. .. non aggiungo altro...

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  2. Ciao sono giuseppe e sono socio di Artigianfidi...con onore...NOn mi sembra sia la guerra di un Presidente contro un altro Presidente, ma della ragione sulla falsità. Non mi sembra che Artigianfidi abbia fatto nulla per staccarsi da Upa se non quello di non accettare imposizioni per garantire sedie ai soliti noti. E' ora di finirla...rendete pubbliche le cose che sapete. Se ci sono persone ignobili bisogna denunciarLe altrimenti si diventa come loro. La società che Upa deve costituire è un obbligo perchè oggi opera da fuorilegge rispetto agli obblighi di Banca Italia. quello che ha preso quel consulente lo sanno tutti...si parla di diversi soldi, ma chi si è opposto ? chi ha firmato il contratto ? chi lo ha deliberato in giunta o in consiglio ?
    Artigianfidi ha bilanci certificati e a norma delle regole imposte da Banca Italia ed ad ogni assemblea alla quale partecipo ne danno copia. Quello di UPa ? Perchè non fa assemblee generali da anni ?
    CAro Aladino Artigianfidi è una partita a mio avviso troppo importante e per fortuna che all'interno ci sono persone che con coraggio hanno tenuto duro per difendere le imprese....io ho disdettato la tessera di Upa e ho consigliato a molti amici di farlo.

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  3. Caro Giuseppe,
    non sono concetti miei, mi sono limitato a riportare quanto scritto dai giornali nei giorni scorsi.
    Rimarco il dispiacere di vedere organizzazioni della stessa "famiglia" in contrasto, come già successo in passato (Banca Padova appunto)e quando ciò avviene a rimetterci sono solo e sempre le imprese artigiane.
    Tutto qui!
    Sono daccordo con te sull'importanza del ruolo di Artigianfidi (e l'ho manifestato più volte), e da quel che mi risulta avete aiutato molte imprese artigiane in difficoltà, anche a quelle che L'Upa (tramite Sviluppo Artigiano) ha sbattuto la porta in faccia.
    Dimenticavo che per l'anno 2010, l'Upa ha mangiato la somma destinata all' assicurazione dei soci (circa 200.000 euri)per il progetto "Credito per l'Artigiano", con i scarsi risultati che tutti sappiamo. I "vecchi" consiglieri rimasti lo sanno, ma se ne fregano!
    Sono fiducioso che le persone dentro ad Artigianfidi continueranno ad operare nell'interesse delle imprese artigiane.
    Me lo auguro per il bene del "nostro" sistema Confartigianato!
    Ciao alla prossima!

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  4. Sono Giuseppe, Banca Padova era un gren bel progetto gestito da incompetenti....Artigianfidi per fortuna è una realtà gestita da persone competenti. A proposito hai sollevato un bella questione...dov'è la Confartigianato visto che permette ad una associazione di allearsi con un altra senza porre veti o sollevare questioni. E' il solito gioco di poltrone visto che sono imminenti le elezioni in Frav ?
    Ciao e grazie.

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  5. Caro Giuseppe,
    Banca Padova era veramente una grande idea, è morta per i personalismi e incapacità di alcuni dirigenti, e le conseguenze le hanno pagate i soci.
    Sulla questione Frav, penso, hai colto nel segno. Il rinnovo regionale sta portando alla luce tutta la debolezza del sistema Confartigianato, dove agli interessi dell'intero sistema, vengono anteposti i personalismi e il valzer delle poltrone da parte dei presidenti provinciali.
    Con questa rappresentanza siamo arrivati alla frutta, dove inciuci e incapacità, vanno a braccetto.
    Pensa che per anticipare di tre mesi l'uscita del segretario regionale verranno buttati al vento centomila euri. L'ennesimo esempio di come si sprecano le risorse!
    Ti suggerisco di leggere il Mattino di oggi, alla pagina di economia regionale sulla vicenda Sviluppo Artigiano.
    Leggi attentamente l'articolo così capirai la strategia e l'obiettivo finale della operazione sul credito da parte di Upa, o meglio, quella preparata dall'uomo di campagna con l'appoggio e l'approvazione della Banca!
    Presta attenzione ai "protagonisti" coinvolti nella partita credito regionale, è "interessante"!
    Ciao alla prossima!

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