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giovedì 5 gennaio 2012

Allarme Cgia: le imprese italiane avanzano 40 miliardi di euro dalle As


Nei confronti delle imprese private, la CGIA di Mestre stima che i mancati pagamenti delle Asl e delleAziende ospedaliere hanno raggiunto, e probabilmente anche superato,  la soglia dei 40 miliardi di euro, il 70%  dei quali  è in capo alle strutture ospedaliere del Centro-Sud.


Una cifra imponente che si è accumulata negli anni a seguito dei ritardi con i quali la sanità salda i propri fornitori. Al Sud la situazione più drammatica: per quanto riguarda le forniture dei dispositivi medici, nei primi 11 mesi del 2011 i tempi medi di pagamento in Calabria hanno raggiunto i 925 giorni; 829 sono i giorni registrati in Molise; 771 in Campania e 387 nel Lazio. Le oasi più felici, invece,  sono le sanità  della Lombardia (112 giorni), del Friuli Venezia Giulia  (94 giorni) e del Trentino Alto Adige (92 giorni).

A livello medio nazionale il dato ha raggiunto i 299 giorni. Con l’avvento della crisi, l’allungamento dei tempi di incasso delle fatture emesse dalle aziende fornitrici è aumentato in quasi tutte le Regioni, con una punta di 234 giorni registrata in Calabria. Dal 2009 al 2011, solo sei Regioni hanno accorciato i tempi: la Valle d’Aosta ed il Trentino A.A. (-5 giorni), il Lazio (-9), la Lombardia (-13), la Basilicata (-48) e la Puglia (-92).

Per chi lavora con le Asl – dichiara Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA di Mestre – l’attesa del pagamento è diventata una vera e propria ‘via crucis’. Per  ricevere i soldi delle forniture di Tac, siringhe, farmaci, servizi di lavanderia, pulizie, mense e servizi di sterilizzazione bisogna attendere tempi biblici. Nel frattempo, le imprese che subiscono un aggravio di oneri connessi all’esposizione verso il sistema bancario, devono sostenere anche una serie di costi amministrativi per  sollecitare i pagamenti, senza contare che ancora una volta sono le piccole imprese a subire in misura maggiore gli effetti negativi del costante deterioramento della situazione di cassa degli Enti sanitari”.


A fronte di questa situazione, la CGIA rivolge un invito al Premier, Mario Monti, di  recepire in tempi brevi la Direttiva Europea contro i ritardi   dei pagamenti che prevede, nelle transazioni commerciali tra imprese private e tra imprese e Pubblica Amministrazione, il pagamento entro 30 o al massimo 60 giorni dalla data di ricevimento della fattura.


Tempi medi di pagamento della Sanità alle imprese (*)

In giorni (**)

Rank dei peggiori pagatori
Regioni
2009
2010
2011 (***)
Var. 
2009
1
CALABRIA
691
804
925
+234
2
MOLISE
630
761
829
+199
3
CAMPANIA
621
704
771
+150
4
LAZIO
396
400
387
-9
5
SARDEGNA
267
300
312
+45
6
PUGLIA
401
331
309
-92
ITALIA
277
285
299
+22
7
EMILIA ROMAGNA
272
278
288
+16
8
SICILIA
217
261
285
+68
9
VENETO
239
258
281
+42
10
PIEMONTE
261
243
273
+12
11
TOSCANA
200
232
246
+46
12
ABRUZZO
212
207
217
+5
13
LIGURIA
180
170
196
+16
14
UMBRIA
148
162
161
+13
15
MARCHE
146
124
157
+11
16
BASILICATA
188
140
140
-48
17
VALLE D’AOSTA
118
120
113
-5
18
LOMBARDIA
125
116
112
-13
19
FRIULI VENEZIA GIULIA
79
84
94
+15
20
TRENTINO ALTO ADIGE
97
91
92
-5


(*) Tempi medi di pagamento delle strutture sanitarie pubbliche con riferimento alle forniture di dispositivi medici.
(**) Numero dei giorni che, mediamente, separano la 
data di fatturazione dalla data di incasso,
ovvero indica il tempo medio di incasso di un’impresa fornitrice.

(***) Media dei primi 11 mesi del 2011.
Elaborazione Ufficio Studi CGIA di Mestre su dati Assobiomedica


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