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martedì 10 gennaio 2012

PMI NELLA MORSA DELLE BANCHE, FUTURO NERISSIMO

 

 

di REDAZIONE L'INDIPENDENZA QUOTIDIANO ONLINE
Le piccole e medie imprese nella morsa delle banche: per un milione e mezzo di imprenditori farsi concedere un prestito o aprire una linea di credito è una “chimera”. E’ quanto rileva una ricerca della Cna sul credito alle Pmi. La stretta delle banche risulta “forte” per il 78% degli intervistati. Gli istituti, spiega la confederazione degli artigiani, hanno irrigidito il loro comportamento nel corso dell’ultimo anno e la situazione è ben peggiore rispetto al periodo nero del 2008. Un terzo delle imprese ha poi avuto difficoltà ad accedere a muti, finanziamenti e fidi. Quasi otto piccoli e medi imprenditori su dieci guardano con preoccupazione al rapporto con le banche attuale e, per la maggioranza degli intervistati, nei prossimi mesi la situazione peggiorerà ulteriormente. A essere in apprensione sono gli imprenditori di tutte le aree del paese, con punte acute al Sud (83%) e tra coloro che operano nelle costruzioni (82%). Le difficoltà sembrano essere più evidenti per le micro imprese con un numero di dipendenti che va da 1 a 9. I criteri applicati per la concessione dei crediti o per l’apertura di linee di credito si sono notevolmente irrigiditi secondo il 56% degli imprenditori. Anche in questo caso le condizioni più aspre sono quelle evidenziate da chi vive nel Mezzogiorno (66%) e da chi ha un’impresa di costruzioni (70%), mentre le banche sembrano aver avuto un atteggiamento un po’ più morbido, ma comunque non accomodante, con chi lavora nella pubblica amministrazione (la sottolineatura dell’irrigidimento si ferma al 41%). “Le previsioni per il futuro sono nere, anzi nerissime – afferma la Cna – poche le speranze di miglioramento. Anzi, nella maggioranza degli intervistati (58%), è netta la previsione di un peggioramento dei rapporti con le banche. Da un punto di vista di dimensione aziendale, il futuro sembra essere particolarmente critico per le aziende medie (20-49 addetti) e per le micro-imprese”.

http://www.lindipendenza.com/

1 commento:

  1. Dalla ricerca pubblicata emerge in maniera netta tutta la difficoltà delle piccole imprese ad accedere al credito. Le apprensioni maggiori sono nel comparto delle costruzioni, certificando, se era necessario, quello che già era emerso con i tragici avvenimenti legati ai suicidi degli imprenditori, molti dei quali appunto di questo settore. Al di là dei proclami dei sindacati di categoria e degli istituti bancari, che sminuisconi il problema, il mancato accesso al credito pare essere la preoccupazione maggiore e causa di profondi stati d'ansia e frustrazione, più che la preoccupazione legate al lavoro vero e proprio. E' auspicabile un cambio di rotta delle banche e un vero apporto negli investimenti alla produzione.

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