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lunedì 15 luglio 2013

RIDURRE LA SPESA PUBBLICA ACCORPANDO I SERVIZI DEI COMUNI



     SOS ECONOMIA ITALIA dopo avere esaminato l'azione del governo in campo economico ritiene che si stia procedendo con lentezza e contraddittorietà tali da non incidere sulla grave crisi della piccola e media impresa. Giudica altresì grave che il governo non agisca attraverso l'unica strada che può portare ad una inversione di tendenza della crisi in atto: la diminuzione della spesa pubblica.
     In questo quadro, il direttivo di SOS Economia Italia è entrato nel merito della discussione in atto sull'accorpamento dei comuni e/o dei servizi da questi offerti.
     Perseguendo l'obiettivo della riduzione della spesa pubblica, SOS ECONOMIA ITALIA ritiene positiva la discussione in atto sull'accorpamento dei servizi comunali ritenendo questa una delle tante strade da percorrere per abbattere il debito pubblico e rendere possibile la riduzione della pressione fiscale.
    Nel rilevare con soddisfazione che il Veneto ha fatto da apripista nella regolamentazione delle “unioni dei comuni”, avendo chiaro l'obiettivo da raggiungere, ovvero abbattere la spesa pubblica, RITENIAMO, però, che si stia procedendo con eccessiva lentezza e scarso decisionismo. Attendere che siano i comuni a trovare un accordo vuol dire andare alle calende greche.
     Noi avanziamo l'idea che, per il momento, non si debba mettere mano ai confini comunali ma  sia sufficiente e più produttiva la strada delle unioni dei comuni per la gestione di tutti i servizi offerti dagli stessi.
Proponiamo,  per il raggiungimento dello scopo, che si vada ad unioni delle dimensioni dei vecchi mandamenti:  per la provincia di Padova, il Cittadellese, il Camposampierese, il Monselicense, l'Estense, il Montagnanese, il Conselvano, il Piovese, più Padova come comune capoluogo. Sono da valutare aggregazioni dei grossi comuni della periferia. Per arrivarci, proponiamo di usare lo strumento di una legge regionale che renda obbligatoria l'unificazione dei servizi entro il 2013.

    In altre parole, SOS ECONOMIA ITALIA propone di ridurre del 80% le spese per segretari comunali, capi ufficio tecnico, capi vigili e responsabili amministrativi vari che ora gestiscono servizi con dimensioni poco più che familiari.
Sappiamo di andare a toccare lobby strutturate e ben ammanigliate ma diciamo che bisogna pur cominciare da qualche parte e questa è un buon inizio.

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