Si avvicina velocemente l'appuntamento elettorale di maggio per le amministrative di Padova.
Essendo il mio territorio di riferimento, l'interesse per questa scadenza è naturale, nella misura in cui cerco di capire se i partiti o chi si occupa normalmente di politica, mette in campo quelle proposte per una svolta da tutti noi auspicata.
Ho frequentato in questi ultimi periodi, assieme ad altri piccoli imprenditori, i luoghi dove si stanno preparando le "offerte" politiche e i programmi a esse collegate che dovrebbero rappresentare il futuro di Padova; "la solita fuffa, niente di nuovo"
Abbiamo ascoltato attentamente le varie proposte e le consideriamo intendimenti positivi di chi ragiona in una
LOGICA DI SERVIZIO nei confronti dei cittadini. Le proposte si inquadrano
nell'ambito di una buona, ma ordinaria amministrazione.
In tal senso
giudichiamo positivamente le proposte su:
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SICUREZZA
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VIABILITÀ
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DIFESA IMPRESE COMMERCIALI E ARTIGIANALI
-
RECUPERO SPAZI PUBBLICI
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RILANCIO TURISMO
-
Vanno bene anche le altre proposte che abbiamo sentito.
Manca però, in maniera clamorosa, una visione strategica più ampia che sappia collocare Padova nel ruolo centrale di uno sviluppo economico/sociale di una area più vasta, che non può per logica restare legata ai confini di un provincialismo, che è prima di tutto culturale.
Stiamo invece assistendo alle solite logiche di bottega, che spesso partono da lontano, quindi senza nessuna attinenza col territorio perchè mancanti della conoscenza specifica delle problematiche della nostra città, ma frutto di equilibri nazionali.
Altre proposte che partono come risposta ad equilibri di politica locale, o peggio ad ambizioni personali scollegate da una effettiva "visione" strategica per Padova.
Soprattutto mancano gli imprenditori e le imprese, con una proposta forte che non per forza deve essere politica, ma espressione di una visione strategica di breve, medio e lungo periodo.
Una visione che parla di sviluppo, crescita e benessere diffuso, come sempre abbiamo fatto nella nostra storia dal dopoguerra in poi.
Mi permetto, dunque di portare un contributo con la visione di SoS Economia Italia che è parte integrante del nostro
impegno quotidiano nell'ambito politico/sociale.
Noi siamo
convinti che NON CI PUÒ ESSERE LAVORO SENZA IMPRESA e nell'agone politico sono
praticamente assenti gli imprenditori. La prima esigenza è pertanto PORTARE
nelle stanze dei bottoni gli imprenditori. Questo è valido ovunque, compreso il
Comune di Padova. Va colmata la lacuna per cui chi si occupa di impresa lo fa
per delega rilasciata dagli imprenditori stessi. Obiettivo irrinunciabile,
pertanto, è quello di portare almeno uno o due imprenditori in giunta.
Noi proponiamo
che “LA BUONA ORDINARIA
AMMINISTRAZIONE” si collochi in un disegno strategico di sviluppo, che faccia intravedere il futuro di Padova
quale città centrale e protagonista dell’area di nord/est.
IDEE GUIDA PER PADOVA
1) Si
a Venezia città metropolitana (PA-TRE-VE) con l’obiettivo di eleggere
direttamente il Sindaco. L’obiettivo è vincere la sfida/competizione fra le
aree metropolitane d’Europa e non solo.
2) Dentro
la Pa.Tre .Ve. rivendicare e progettare per Padova il ruolo
di core business del veneto centrale. Università, polo Ospedaliero, Zone
Industriali architrave del manifatturiero e dei servizi, turismo
termale/culturale/religioso, snodo logistico.
3) Pensare
alla mobilità in una logica metropolitana sia per il trasporto delle persone su
rotaia e gomma, sia per il trasporto merci su rotaia/gomma, sia per il trasporto
su idrovia.
4) Pensare
allo sviluppo di Padova individuando quattro poli: polo universitario, polo
ospedaliero (con riqualificazione dell’intera area Arcella,
Pontevigodarzere/Certosa, zona Stadio), polo termale, polo est (zona
industriale, idrovia, corridoio serenissimo verso aeroporto di Tessera).
5) Contribuire
ad accentuare l’internazionalizzazione dell’Università Patavina sull'esempio di
ciò che sta facendo la facoltà di Economia con l’apertura verso la
Cina. L ’Università di Padova deve diventare più attrattiva per gli studenti stranieri ed in particolare quelli dei paesi
emergenti per supportarne la crescita (Brasile, Paesi asiatici, Russia, ecc).
In questo ambito il comune di Padova deve offrire i servizi del caso
supportando dal punto di vista urbanistico ed edilizio le aspettative di una
università con una chiara visione globale.
6) Prevedere
la realizzazione di una area vasta di risanamento urbanistico, nella logica
della smart-city per ognuno dei quattro poli, puntando ad un massiccio
investimento con fondi europei previsti dal programma Horizont 2020. Agevolare
almeno tre progetti sul risparmio energetico ed energie rinnovabili
(privato/pubblico) prevedendo, anche qui, investimenti con fondi europei che
non bisogna perdere.
Sappiamo bene che
alcune di queste impostazioni sono riscontrabili nel PATI della città metropolitana (Padova e comuni della cinta urbana), ma riteniamo sia possibile
fare un ulteriore sforzo per EVIDENZIARE gli obiettivi strategici sopracitati
in un aggiornamento del Piano del Sindaco.
Ecco cosa intendiamo quando parliamo di visione; idee, strumenti, modalità in funzione di un progetto con degli obbiettivi precisi.
Cercheremo di fare la nostra parte, portando la nostra visione pragmatica dentro la politica sterile dei contenitori in campo, senza disdegnare l'idea di metterci in campo in prima persona, qualora ce ne fosse la necessità per mancanza di "contenitori" credibili.
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