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giovedì 6 novembre 2014

Il cerchio magico,

Alitalia, Montezemolo designato nuovo presidente!
Oggi ho letto questa notizia e non ho potuto fare a meno di pensare "lo sapevo".
Ecco che il cerchio magicocome lo definisce un mio amico, è entrato in funzione regalandoci l'ennesima dimostrazione che l'imprenditoria italiana ha bisogno di uscire dalle sabbie mobili in cui si è cacciata e deve crescere. Lo deve fare velocemente!
Bisogna resettare tutti quei luoghi intrisi di malaffare, collusioni e inciuci che presidiano la rappresentanza delle categorie economiche, asfissiando l'imprenditoria sana impedendogli di proliferare perché non infastidisca gli amici degli amici.
Cominciando con le Camere di Commercio e tutti quei luoghi dove i sindacati di categoria e dei lavoratori sono intoccabili, dove gestiscono di fatto la rete di relazioni con una classe politica corrotta,  generata proprio in quei luoghi e diventata autonoma nel depredare il paese , desertificando il tessuto produttivo.
Ecco allora che sono andato a ripescare dei concetti che avevo già espresso un po di tempo fa e li riprendo, perché mai e poi mai bisogna stancarsi di dirle certe cose, perché sono vere e sacrosante e prima o poi bisognerà uscire da questo inganno in cui viviamo. Bisogna spezzare le menzogne che ci vengono...


Mi sono chiesto molte volte quanti siano effettivamente gli imprenditori che possano definirsi tali, come da definizione classica, dove chi  "imprende" lo fa secondo le regole del rischio di impresa.
Ma se facciamo un'analisi un po' più seria,  il male viene da lontano, da quella fase storica della Milano da bere, dove nasceva una nuova classe politica fatta di leader rampanti,  ammanicata e spesso sovrapposta a imprenditori di pochi scrupoli.
Credo che negli ultimi trent'anni gli imprenditori abbiano cercato prima, trovato, e organizzato poi, una fitta rete fatta di inciuci. E questo è il nostro problema e del paese, nel senso che oggi siamo in presenza di un rapporto incestuoso tra mondo politico, mondo professionale e banche, un incesto che si esplica attraverso una rete di amicizie, dove non si capisce bene chi sia il colluso e chi il corruttore. Avete fatto caso!!!
Ecco che nasce un intreccio incestuoso tra politica, imprenditoria e sistema bancario che agisce trasversalmente agli ideali politici del Novecento, nel nome supremo dell'interesse personale degli appartenenti alla famiglia

Siamo forse alla resa dei conti in un paese dove, da una parte la grande imprenditoria non è mai decollata, soffrendo di nanismo dovuto all'arroccamento finanziario attorno a poche famiglie del club, e dall'altra un boom straordinario di piccola e micro imprenditoria diffusa ma poco strutturata , soprattutto nel nord est non ha saputo consolidare i patrimoni prodotti.
Ecco che quando i produttori di ricchezza del paese si trovano a confrontarsi con con il fenomeno della globalizzazione, vengono a galla impietosamente tutte le storture e le debolezze di un sistema produttivo cresciuto su basi sbagliate.

Diventa fin troppo facile capire, quando i produttori di ricchezza del paese si trovano a confrontarsi con con il fenomeno della globalizzazione, vengono a galla impietosamente tutte le storture e le debolezze di un sistema produttivo cresciuto su basi sbagliate.

Ora, fatta l'ennesima diagnosi e capito da dove arrivano i problemi, bisogna finalmente decidere, e dire da che parte si vuole cominciare  a cambiare il paese.
La prima cosa da fare è tagliare massicciamente la spesa pubblica improduttiva, con la dismissioni degli asset non strategici, un  taglio drastico dei dipendenti pubblici a partire dai funzionari, e con le risorse risparmiate imprimere immediatamente un taglio vigoroso delle aliquote sulle tasse di imprese, lavoratori e famiglie.
Non ci sono altre ricette, tutto il resto è un comodo inganno.






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