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martedì 21 giugno 2011

TENTATIVI DI PAX FISCALE TRA CONTRIBUENTI ED EQUITALIA

Il decreto sviluppo, con un nutrito pacchetto di semplificazioni fiscali porta con sé anche i tentativi di pax fiscale tra contribuenti ed Equitalia. Una riforma della riscossione voluta dal Parlamento e sostenuta dal Governo ma che alla fine è rimasta a metà. I contribuenti incassano il divieto del ricorso alle ganasce fiscali per importi fino a 2mila euro, così come il divieto per l'agente della riscossione di pignorare la prima casa per debiti inferiori a 20mila euro. Non solo. Scompare ogni effetto anatocistico degli interessi sulle cartelle così come la sanzione per iscrizioni provvisorio scende dal 50 al 30 per cento. Ma nulla è arrivato sulla possibilità di allungare la rateizzazione dei debiti con Equitalia o sulla riduzione dell'aggio ovvero del costo della riscossione. Ancor peggio è andato ai Comuni che dal 1° gennaio 2012 saranno abbandonati da Equitalia e dovranno riscuotere le proprie entrate attrezzandosi in proprio, ma utilizzando strumenti di recupero datati 1910 come la vecchia e complessa ingiunzione di pagamento. Come dire dar la caccia a chi non paga con armi spuntate.

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